Proteggere le informazioni delle persone è la priorità per noi di Facebook. Con le sue azioni, Cambridge Analytica ha tradito la fiducia di Facebook. Ma l’aspetto più importante è che ciò ci ha portato a tradire la fiducia delle persone che si aspettano che Facebook protegga i loro dati quando li condividono. Come ha spiegato Mark Zuckerberg nel suo post, stiamo annunciando alcuni importanti progetti per il futuro della nostra piattaforma. Tra le altre cose, abbiamo intenzione di intervenire in merito ai potenziali usi impropri passati, nonché di adottare misure più severe per evitare ulteriori usi impropri.
Le persone usano Facebook per connettersi con amici e non solo, usando app di ogni tipo. La piattaforma Facebook ha reso social le app: ad esempio, nel calendario puoi vedere i compleanni degli amici. A questo scopo, abbiamo consentito alle persone di accedere alle app e condividere chi sono i loro amici e alcune informazioni su di loro.
Dato che le persone hanno cominciato a usare la piattaforma Facebook in nuovi modi, abbiamo deciso di rafforzare le regole. Abbiamo imposto agli sviluppatori di ottenere l’autorizzazione delle persone prima che potessero accedere ai dati necessari per l’esecuzione delle loro app; ad esempio, un’app di condivisione delle foto deve essere specificatamente autorizzata da te prima di poter accedere alle tue foto. Nel corso degli anni, abbiamo introdotto nuove misure e dal 2014 abbiamo iniziato a esaminare le app che richiedevano alcuni tipi di dati prima che potessero essere lanciate. Abbiamo inoltre introdotto delle opzioni di controllo più specifiche che danno alle persone la possibilità di decidere quali informazioni condividere con le app. Queste misure impedirebbero ad app come quella di Aleksandr Kogan di accedere a tutti quei dati oggi.
Malgrado queste modifiche, si sono verificati usi impropri della nostra piattaforma e dei dati delle persone, e siamo consapevoli del fatto che dobbiamo fare ancora di più. Abbiamo la responsabilità di garantire la privacy di tutte le persone che usano Facebook. Ecco perché stiamo apportando modifiche per evitare gli usi impropri. Innalzeremo gli standard relativi al modo in cui gli sviluppatori possono usare Facebook, a ciò che le persone devono aspettarsi da loro e, soprattutto, da noi. Ecco cosa faremo:
- Passeremo in rassegna la nostra piattaforma: sottoporremo a verifica tutte le app che hanno avuto accesso a grandi quantità di dati prima dei cambiamenti introdotti sulla nostra piattaforma nel 2014 per ridurre l’accesso ai dati e procederemo a un’analisi approfondita di quelle per cui emergono attività sospette. Se troveremo sviluppatori che hanno usato in modo improprio le informazioni personali, li bandiremo dalla piattaforma.
- Avviseremo le persone dell’uso improprio dei dati:informeremo le persone i cui dati sono stati usati in modo improprio dalle app. Forniremo così alle persone un modo per verificare se i loro dati potrebbero essere stati acquisiti tramite “thisisyourdigitallife”. D’ora in poi, se rimuoveremo un’app per uso improprio dei dati, lo comunicheremo a tutti coloro che l’hanno usata.
- Interromperemo l’accesso per le app non utilizzate: se una persona non ha usato un’app negli ultimi tre mesi, non consentiremo più all’app di accedere alle sue informazioni.
- Limiteremo i dati forniti con l’accesso tramite Facebook: stiamo aggiornando l’accesso tramite Facebook in modo che dalla prossima versione vengano ridotti i dati che un’app può richiedere se non viene sottoposta ad analisi: saranno limitati a nome, immagine del profilo e indirizzo e-mail. Per richiedere altri dati, sarà obbligatoria la nostra approvazione.
- Incoraggeremo le persone a controllare le app che usano: mostriamo già alle persone quali app sono collegate ai loro account e quali dati queste app sono autorizzate a usare. In futuro, faremo in modo che queste opzioni siano più in vista e facili da gestire.
- Premieremo le persone che individuano vulnerabilità:nelle prossime settimane, estenderemo il programma di ricompensa per la segnalazione di bug in modo che le persone possano segnalarci eventuali usi impropri dei dati da parte degli sviluppatori di app.
Abbiamo ancora tanto lavoro da fare e nelle prossime settimane condivideremo informazioni sugli ulteriori progetti che abbiamo in mente per consentire alle persone di avere maggiore controllo sui propri dati. Alcuni di questi aggiornamenti sono già in cantiere e alcuni sono correlati alle nuove normative in materia di protezione dei dati che entreranno in vigore nell’Unione europea. I fatti di questa settimana hanno accelerato il nostro lavoro e queste modifiche saranno le prime di una serie di aggiornamenti che prevediamo di implementare per proteggere le informazioni delle persone e rendere più sicura la nostra piattaforma.